DAVID GIBBINS
"IL VANGELO PROIBITO"
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Copertina accattivante...solo quella! |
La Newton Compton Editori è già la seconda volta che riesce a farmi acquistare dei libri che valgono molto meno di quanto prospettato dall'abile campagna pubblicitaria. Copertina, commenti e trama entusiasmanti. Poi di ritrovi con un libro che non vale nemmeno la metà di quello che immaginavi o che ti aspettavi. Un'ottima azienda di marketing, ma come scelta dei libri da pubblicare lascia particolarmente a desiderare.
Ho letto il "Divoratore" ed è stata un'immensa delusione. Adesso invece sto terminando "Il Vangelo proibito".
Nella quarta di copertina l'autore del romanzo viene considerato una perfetta mescolanza tra "Indiana Jones e Dan Brown" e la definizione risulta di un nota rivista americana.
Il libro non ha nulla del thriller, né del giallo. Sembra un compendio di storia antica, dove la narrazione è tutta incentrata nel periodo del primo secolo dopo Cristo. Tutto ruota attorno all'imperatore romano Claudio, all'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. che sommerse e distrusse Pompei ed Ercolano.
Non c'è nemmeno la verve e l'entusiasmo letterario che si può trovare in un autore come Valerio Massimo Manfredi o in Andrea Frediani.
Il tutto alla ricerca di un ipotetico "Vangelo di Gesù", capace di sovvertire la storia come l'abbiamo sempre conosciuta. Personaggi noiosi ad eccezione di un simpatico Costas Kazantzakis (ed anche qui poca fantasia: il cognome è dello scrittore Nikos Kazantzakis, autore de "L'ultima tentazione", che gli è valso la scomunica e portato sugli schermi da Martin Scorsese nel 1988)
Peccato: un pessimo acquisto!
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