MARE D'INVERNO

MARE D'INVERNO
Il meraviglioso "Castel Boccale" di Livorno

giovedì 6 ottobre 2011

LA GRECIA SI TINGE DI GIALLO

PETROS MARKARIS
"Ultime della notte"


Un romanzo che è stata acquistato nella mia fase di sperimentazione di autori meno conosciuti o, che almeno io, non conoscevo. Si tratta comunque di uno scrittore piuttosto prolifico e del quale sicuramente continuerò a leggere altri romanzi.
Si tratta di un vero e proprio giallo. Un poliziesco narrato e descritto con grande sapienza, dove non mancano momenti persino esilaranti.
Un personaggio principale, il commissario Charitos della polizia di Atene, che, per molti aspetti somiglia, nel suo modo di rapportarsi con i propri uomini, superiori e familiari, un pò come Hap & Leonard, di Joe Lansdale, nei confronti del prossimo.
Un indagine apparentemente impossibile, personaggi politicamente forti che impediscono le indagini, dei collaboratori in gamba ma che necessitano di grandi stimoli per mettersi in moto, un capo temuto, capace però di difendere i propri sottoposti con l'arte della diplomazia. E la famiglia! Una moglie amante delle sit - com, una figlia che studia lontano da casa e mille problemi di una qualsiasi coppia di persone sposate, basati su sottili giochi di musi lunghi, silenzi, ripicche e ricatti.
Il tutto inizia con la morte di due albanesi, uccisi da un loro concittadino. Da lì iniziano le indagini che incontreranno la morte di altri personaggi, sapientemente descritti dalla mano di Markaris.
Non mancano certo i colpi di scena ed un finale tutto da scoprire.
Anche la Grecia ha un grande scrittore di romanzi gialli.

martedì 4 ottobre 2011

IL BEL THRILLER TUTTO ITALIANO

GIORGIO FALETTI
"Fuori da un evidente destino"


Sinossi:

Il passato è il posto più difficile a cui tornare. Jim Mackenzie, pilota di elicotteri per metà indiano, lo impara a sue spese quando si ritrova dopo parecchi anni nell’immobile città ai margini della riserva Navajo in cui ha trascorso l’adolescenza e da cui ha sempre desiderato fuggire con tutte le sue forze. Jim è costretto a districarsi fra conti in sospeso e parole mai dette, fra uomini e donne che credeva di aver dimenticato e presenze che sperava cancellate dal tempo. E soprattutto è costretto a confrontarsi con la persona che più ha sfuggito per tutta la vita: se stesso. Ma il coraggio antico degli avi è ancora vivo ed è un’eredità che non si può ignorare quando si percorre la stessa terra. Nel momento in cui una catena di innaturali omicidi sconvolgerà la sua esistenza e quella della tranquilla cittadina dell’Arizona, Jim si renderà conto che è impossibile negare la propria natura quando un passato scomodo e oscuro torna per esigere il suo tributo di sangue.

E' stato il primo libro che ho letto di Faletti e devo dire che mi è piaciuto in modo particolare. Ero convinto di aver trovato uno di quegli autori italiani che riescono veramente a dare un senso ai propri romanzi thriller. Poi ho preso "Io uccido" e mi sono proprio convinto che l'autore fosse un grande del genere. Ma come nei sogni più belli, alla fine bisogna aprire gli occhi e la realtà non è mai gradevole come quella onirica.
Giorgio Faletti ha scritto da bellissimi romanzi, e dei libri che possono anche piacere, ma che non hanno nulla a che vedere con la verve che l'autore mostra in questi due testi che sono stati appena menzionati.
Nell'ultimo addirittura Faletti cerca quasi di cambiare genere: da veri e propri thriller ad alta tensione a blandi noir, esagerando con quest'ultima accezione.
Speriamo nei prossimi testi

lunedì 3 ottobre 2011

MADRE RUSSIA SCENDE A COMPROMESSI

TOM ROB SMITH
"Bambino 44"


Un autore del '79 , capace di scrivere dei romanzi thriller ambientati nell'URSS degli anni '50, il periodo a cavallo tra la scomparsa di Stalin e la salita al potere di Cruscèév.
Una conoscenza del mondo sovietico approfondita e talmente capillare da dire i brividi per quello che si legge in questo splendido romanzo.
Un paese sotto un regime asfissiante ed opprimente, tanto da dover aver paura dei propri stessi familiari, dove una denuncia di atteggiamento sovversivo o solo lontanamente anti sociale, comportava l'immediato arresto e la successiva scomparsa della persona "incriminata".
Un affresco pungente dell'Unione Sovietica staliniana. Agghiacciante. Uno stato dove pur di mantenere l'ordine venivano celati crimini orrendi come quelli che si trova a dover affrontare l'ufficiale della polizia di Stato, Leo Demidov, dopo essere caduto in disgrazia per una denuncia fasulla.
Bambini e bambine massacrati senza alcun motivo. Nessun abuso sessuale, nessuna tortura. Degli omicidi cruenti fino all'inverosimile che portano Demidov ad andare contro un sistema che non permette a nessuno di portare allo scoperto fatti inquietanti, pur di mantenere una parvenza di stato perfetto.

UN CONNELLY PARTICOLARMENTE ISPIRATO

GHIACCIO NERO
Michael Connelly


Il personaggio principale di molti dei romanzi di Michael Connelly è uno di quei poliziotti di una Los Angeles violenta e sanguinosa, dove l'omicidio è all'ordine del giorno.
Harry Bosch è il contro prototipo dell'uomo di legge del LAPD, ma un personaggio al quale ci si affeziona e del quale non si riesce più a farne a meno. E in questo romanzo da il meglio di se, testardo, alle volte maldestro ma sempre onesto e trasparente  fino a pagarne le estreme conseguenze. Un poliziotto che non è capace di scendere a compromessi con niente e, soprattutto con nessuno, superiori compresi. Non gliene frega niente della carriera se di mezzo c'è la verità che deve venir fuori dura come un pugno nello stomaco.
Il ghiaccio nero è una nuova droga proveniente dalle Hawaii e dal Messico. E si scatena una lotta per il dominio del mercato. A farne le spese per primo è un collega della narcotici, conoscente di Bosch. Sembra tutto chiarito e archiviato come un increscioso suicidio. Ma le cose, tanto per cambiare, non stanno proprio così, e come Bosch inizia ad indagare sulla questione, sebbene estromesso dal caso, emergono le prime incongruenze che portano il "testardo" Harry Bosch a proseguire su una strada pericolosissima dove...poi dovreste leggerlo. Ne vale la pena.
Uno dei migliori di Connelly!