QUELLO CHE NON TI ASPETTI...
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Il primo thriller |
Questa breve intervista nasce più come un gioco che come una cosa serie, come accade tra giornalista e scrittore. In questo caso c'era il giornalista, per lo scrittore si vedrà. Sarà il tempo a valutare e a dare un giudizio.
Un amico di una testata giornalistica romana, non proprio tra le prime della capitale, ha voluto farmi qualche domanda.
AR: mi fai capire come ti è venuto in mente di scrivere un libro? Se non sbaglio il tuo lavoro è leggermente differente!
LC: in effetti il mio lavoro sta agli antipodi rispetto alla scrittura. Fare il medico non ha un granché a che vedere con i romanzi. Si tratta di una passione che mi porto dietro sin da quando ero bambino, e volevo scrivere un testo sulle tecniche di pesca in mare. E' l'avverarsi di un sogno!
AR: e adesso che il sogno si è avverato che intendi fare? Voglio dire: medico o scrittore?
LC: grazie per la parola scrittore, ma non mi sento assolutamente tale. Sono riuscito a pubblicare un libro, ma da qui a potermi vantare di essere uno scrittore ce ne passa. Io nel frattempo continuo a fare il medico. Poi si vedrà. Magari il futuro ha qualche sorpresa in serbo per me! Per ora non voglio farmi illusioni
AR: che tipo di romanzo hai scritto?
LC: un romanzo thriller. Una storia particolare di un uomo, killer per professione, che giunge ad uccidere solo per amore e vendetta.
AR: come ti è venuta l'idea dalla quale è partita la storia e la trama del tuo romanzo?
LC: a dire la verità guardando il telegiornale e sentendo la notizia di una bambina uccisa dal padre. E' da lì che è nata l'idea, invertendo i fattori, di quanto potrebbe soffrire un padre per la perdita di un figlio. Il libro è come se si fosse scritto da solo.
AR: sta vendendo il tuo romanzo? Insomma sta avendo il successo che ti aspettavi?
LC: a dire il vero non è che sta vendendo un granché. Mi manca una buona campagna di pubblicizzazione e credo che il prezzo sia un pò troppo alto. Per il resto non mi aspettavo niente. Nemmeno che mi pubblicassero il libro. Posso dire in tutta onesta che chi ha letto il libro ha avuto commenti positivi sul romanzo. Pensa che qualcuno mi ha chiesto se ci sarà un seguito al primo romanzo
AR: e ci sarà questo seguito?
LC: ci sarà un altro libro. Per ora non ho ancora pensato ad un seguito del primo.
AR: ed il prossimo sarà sempre sullo stesso genere? Un thriller?
LC: si, un thriller sui servizi segreti deviati, ambientato tra Livorno e Biella.
AR: un ultima domanda. Hai pubblicato con il famoso contributo che molte case editrici richiedono?
LC: no, assolutamente. Non ho sborsato un centesimo e questo ci tengo a dirlo. Ci sono le case editrici che investono su chi scrive.
AR: allora in bocca al lupo!
LC: grazie, crepi il lupo!